L’intero sistema di controllo AFA System è composto da due diverse tipologie di sensori che inviano le loro informazioni ad un terminale per l’elaborazione e la visualizzazione delle anomalie rilevate nelle operazioni di semina.
Il sensore del flusso d’aria.
Il cuore.
Sicuramente possiamo parlare di innovazione. Concettualmente semplice, ma studiato per poter funzionare nel tempo in presenza di condizioni davvero difficili. Nulla sembra ostacolare nel tempo il suo corretto funzionamento: dai granuli che vi urtano contro violentemente, alle polveri e alle pagliuzze che si depositano, alla concia nelle sementi che macchiano.
Ogni sensore è dotato di un circuito elettronico a microprocessore che gestisce prontamente la lettura e la comunicazione del valore sul flusso dell’aria (nella tubazione secondaria) inviandolo all’unità centrale di elaborazione.
La sua installazione è davvero molto facile, molto veloce e possibile anche nelle seminatrici pneumatiche con tubazioni che sono fra di loro molto ravvicinate. Infatti, senza neppure scollegare le tubazioni dal collettore a fungo, si effettua un foro dal diametro di 16mm e vi si innesta la testa del sensore assicurandolo al tubo tramite una fascetta riapribile. Tutto in meno di un minuto!
La loro connessione elettrica (e dell’intero impianto) è resa possibile connettendo fra di loro i due connettori senza alcuna possibilità di errore.
Il sensore del flusso di seme.
Il braccio.
Perfetto: passa aria, passa seme. Ma se il seme non c’è?
Infatti, il sensore di flusso aria controlla solo (e non è poco) che le tubazioni secondarie siano libere da ostruzioni ma occorre avere anche la certezza della presenza del seme nella tubazione primaria per ottenere un monitoraggio completo della seminatrice.
A tale scopo è stato studiato un particolare sensore piezoelettrico che investito dal flusso dei granuli percepisce la densità di seme presente in prossimità del collettore a fungo.
In questo modo, non solo abbiamo la certezza della presenza del prodotto in tramoggia fino all’ultimo chicco di seme, ma indirettamente viene anche accertato che la forza dell’aria sia sufficiente a far uscire il prodotto nelle tubazioni secondarie. Inoltre è utile per verificare la corretta taratura del quantitativo di semina e aiutare a percepire il tempo di ritardo che intercorre da quando il seme esce dalla tramoggia a quando raggiunge effettivamente il terreno (soprattutto nelle seminatrici con tramoggia anteriore).
In definitiva, quello che inizialmente sembrava essere un componente accessorio si è rilevato invece essere una parte integrante e del controllo.
Il terminale elettronico.
La mente.
Dimensioni: 147x88x25 mm.
Poteva essere ancora più piccolo ma poi il display si sarebbe visto a fatica e i tasti sarebbero stati inutilizzabili con il trattore in movimento. Questa nostra scelta per cercare di non essere invasivi neppure il cabina dove già i trattori sono pieni di centraline e comandi tanto da renderne inutilizzabile la portiera di destra e impedirne persino la visibilità attraverso la vetrata.
Oltre al tipico display alfanumerico la console comunica con il macchinista tramite un display a led RGB ad alta luminosità e un potente avvisatore acustico. L’emissione di sequenze sonore diverse in funzione degli eventi da segnalare offrono dopo alcune ore di utilizzo un intesa con l’operatore tale da farlo accorgere da quelle anomalie non dovute necessariamente dall’ ostruzione o da guasti meccanici ma procurate dai suoi errori. E non dite che non capita!
Ha una tastiera touch di tipo capacitivo. Questa non è solo una scelta estetica o funzionale ma garantisce una maggior durata non avendo contatti elettrici che inevitabilmente tendono a sporcarsi o ossidarsi.