Passa aria, passa seme.
Dopo diverse segnalazioni da parte di professionisti del settore agricolo sono emerse alcune problematiche sulle seminatrici pneumatiche in linea che, pur essendo performanti, non riescono a garantire l’effettivo passaggio del seme.
In sintesi queste sono le problematiche emerse:
– Imprevisti dovuti a guasti meccanici o ad errori da parte degli operatori.
– Insicurezza sulla distribuzione omogenea del seme con conseguente dispendio di tempo impiegato per il controllo.
Tali aspetti sono amplificati da:
– Difficili condizioni di lavoro nel particolare periodo in cui si semina.
– Macchine di dimensioni e prestazioni sempre più importanti.
Sulla scia di tecniche già utilizzate, si è deciso inizialmente di avvalersi di sensori ottici per “vedere” l’effettivo passaggio del seme.
Visti i limiti riscontrati, lo studio si è evoluto impiegando
sensori piezoelettrici per “sentire” il passaggio del seme, ma
anche questo sistema ha evidenziato alcune carenze che ci hanno
spinto a studiare una diversa soluzione più pratica, economica e
facilmente integrabile nelle macchine da semina.
Nello specifico, la progettazione avrebbe dovuto tener conto, oltre alla funzionalità, anche dei seguenti aspetti:
– Avere una installazione semplice, veloce e minimamente invasiva.
– Valutazione del livello di ostruzione di ogni singolo elemento a prescindere dalla tipologia di seme impiegato.
– Semplicità nei cablaggi elettrici tramite impiego di connessione 1-wire con protocollo proprietario.
– Contenere quanto più possibile la spesa per la realizzazione del sensore, elemento che influisce maggiormente sul costo finale.
– Nessun vincolo sul posizionamento dei sensori, sulla tipologia di seminatrice, sui diametri dei tubi, così da permettere l’installazione in luoghi quanto più protetti da azioni meccaniche e da eventi atmosferici.
Dopo un lungo periodo di ricerca e test, si è giunti ad un risultato che ha saputo dimostrare esiti molto incoraggianti semplicemente andando a monitorare la cosa probabilmente più ovvia: l’aria.
Si, perché se passa l’aria passa anche il seme.